Nuovo digitale terrestre, arriva il Bonus Tv 2019: a chi spetta, importo e novità
- 27 Febbraio 2019
Entro il 2022 saremo tutti dotati di un nuovo digitale terrestre, che porterà nelle case italiane una nuova tecnologia in linea con la normativa europea, che prevede per le trasmissioni televisive l’utilizzo del MPEG4, meglio conosciuto come DVB-T2: significa che tutti i televisori dovranno essere compatibili con questa novità e chi non lo è, dovrà correre ai ripari, aiutato anche da un Bonus Tv 2019.
In linea di massima ognuno di noi dovrà controllare il proprio televisore di casa, capire se è compatibile con il DVB-T2. Se lo è tutto a posto, altrimenti potrà acquistare un nuovo decoder esterno oppure un nuovo televisore, beneficiando del Bonus.
Vediamo in dettaglio quali novità comporta l’introduzione del nuovo digitale terrestre e in cosa consiste il Bonus Tv 2019.
Nuovo digitale terrestre: come funziona, le novità
Come anticipato a inizio articolo, il 1° luglio 2022 sarà una data storica per i televisori italiani. Da questo giorno si accenderà una nuova tecnologia: il digitale terrestre di seconda generazione, che supera di fatto l’era che ci ah visto passare dall’analogico al digitale. Del resto i tempi cambiano in fretta!
Questa ennesima rivoluzione digitale è la conseguenza della nuova assegnazione delle frequenze voluta dall’Europa che, con una direttiva della Commissione Ue, obbligherà tutti i Paesi membri dell’Unione ad adottare il nuovo standard entro il 2022. E l’Italia non fa eccezione. Obiettivo: rendere fattibile il passaggio al 5G: la banda larga per la telefonia mobile.
Questa novità introdurrà entro il 2022 un’estensione dello standard di trasmissione digitale Dvb-T che oggi permette la ricezione in chiaro dei programmi televisivi. Tutto diventerà DVB-T2.
Ora toccherà a noi consumatori capire come dobbiamo comportarci. Bisogna innanzitutto capire se il nostro televisore supporta la nuova tecnologia DVB-T2. Se non lo fa ci si potrà comportare in diversi modi. Vediamo quali possibilità possono esserci.
TELEVISORE ACQUISTATO DOPO IL 1° GENNAIO 2017
Chi ha acquistato un televisore dopo la data del 1° gennaio 2017 in linea di massima non dovrebbe correre pericoli, perché non si possono mettere in commercio da questa data televisori privi dei nuovi standard. Chi ha comprato a partire dal 2017 quindi avrà sicuramente in casa un Tv adatto al DVB-T2, e non dovrà effettuare alcun intervento ulteriore.
TELEVISORE ACQUISTATO PRIMA DEL 2017
Chi invece ha acquistato il proprio televisore prima del 2017, magari ad esempio nel 2013 o nel 2014, avrà in casa una Tv non compatibile con la seconda generazione digitale richiesta. Per questo avrà di fronte a sé 2 strade:
- acquistare un nuovo televisore, oppure
- acquistare e affiancare al vecchio televisore un decoder di nuova generazione (esattamente come abbiamo fatto quasi tutti negli anni in cui siamo passati dall’analogico al digitale).
I decoder sono in vendita nei negozi di elettronica a un prezzo che va dai 30 e che può superare anche i 250 euro
Diciamo quindi che in linea generale non è obbligatorio comprare una nuova Tv. Inoltre Rai e Mediaset hanno già affermato che non ci sarà il passaggio dei loro canali principali fino al giorno di conferma definitiva in sede legislativa.
Nuovo digitale terrestre, arriva il Bonus Tv 2019: come funziona
In Legge di bilancio 2018 era stato comunque previsto lo stanziamento di fondi per l’introduzione di un Bonus Tv, da utilizzare proprio nel caso di acquisto di un nuovo televisore compatibile con la nuova tecnologia richiesta. Si tratta di un fondo di circa 150 milioni di euro in 3 anni a partire dal 2019.
Non tutti però potranno beneficiare del Bonus. Vediamo a chi può spettare, in attesa di scoprire altre novità.
Bonus Tv 2019: a chi spetta
Innanzitutto l’agevolazione è prevista solo per un televisore per famiglia tra il 2019 e il 2021. Dopodiché l’agevolazione spetta solo, allo stato attuale, a chi è esonerato dal pagamento del canone tv, cioè a chi ha più di 75 anni ed è in condizioni economiche disagiate (con un reddito inferiore ad 8.000 euro). Non si esclude, però, che più avanti questa platea venga allargata. L’importo dovrebbe essere di 25 euro a famiglia. Si attendono comunque ulteriori novità in merito.
Fonte:/www.leggioggi.it
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